"Garden Futures: Designing with Nature" a Weil am Rhein
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© Vitra Design Museum, foto di Ludger Paffrath

È stata inaugurata il 25 marzo e proseguirà fino al 3 ottobre al Vitra (Design Museum) Campus la mostra “Garden Futures. Designing with nature”, un’esposizione che analizza il “giardino” con diversi livelli progettuali e relative declinazioni sociali, tra design, architettura e paesaggio: dai progetti storici di città giardino fino ai fiori sui balconi passando per l’arredamento sperimentale della vita all’aria aperta.

La mostra è curata da Viviane Stappmanns (con Nina Steinmüller) e Marten Kuijpers del Nieuwe Instituut di Rotterdam, e allestita dallo studio italo-europeo con nuova base a Milano Formafantasma (Simone Farresin e Andrea Trimarchi). I giardini rappresentano spazi di pace e di relazione con la natura e con noi stessi. Il loro rapporto con gli esseri umani riflette una complessa combinazione di identità, necessità, culture e visioni. Il giardinaggio non è solo una scena romantica per il tempo libero, ma è diventato un tema di avanguardia legato alla giustizia sociale, alla partecipazione politica, ai cambiamenti climatici e alla sostenibilità del futuro delle nuove generazioni. Tuttavia, la vastità e la mutevolezza del tema rendono difficile la creazione di una mostra esaustiva e non didascalica. La relazione tra giardinaggio e altri campi come l'agricoltura, l'orticoltura, il florovivaismo, il design e l'architettura presenta ulteriori difficoltà tematiche.

L’esposizione si divide in 3 settori:

Il giardino dell’Eden. Il “paradiso/giardino dell’Eden” è il primo tema, affrontato come “origine” di una cultura che unisce significati simbolici, filosofici e anche religiosi. 

Garden Politics e casi studio. Il secondo capitolo dal titolo “Garden Politics” affronta l’intreccio tra la storia della botanica moderna e quella del colonialismo. Dentro il tema “politico” troviamo sintetici approfondimenti dedicati ai progetti urbanistici delle storiche “città-giardino

I progetti contemporanei. L’ultima sezione esamina, nel piano elevato del museo, progetti contemporanei che si dedicano al futuro dell’idea di giardino. Come in un libro illustrato, tante immagini e didascalie parlano di numerosi progetti in corso, che si occupano di crisi climatiche, ingiustizie ambientali, attenzione alle biodiversità, orti sociali, “boschi verticali”, architetture integrate, fino alla natura come tempio spirituale in luoghi remoti.

NON MANCA L’INTERATTIVITÀ
L’ultima opera è un’ode alla collettività e alla partecipazione verso una visione allargata dell’idea di giardino. I visitatori sono invitati a cercare nella propria galleria fotografica un’immagine che rappresenti il proprio “Garden Futures” e a inviarla all’indirizzo gardenfutures@design-museum.de corredata di breve testo. Nell’esposizione infatti su un muro scorrono immagini e testi inviati dal pubblico che diventano protagonista dell'esposizione stessa nonché un’indagine sociale di come il concetto di giardino si sia radicato nella cultura popolare.

20 Maggio 2023

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