Il Consiglio nazionale degli Architetti PPC riprende le analisi sullo stato della professione in Italia pubblicando il report “La professione di architetto in Italia nel 2021”. Basata su dati provenienti dal Consorzio Almalaurea, Inarcassa, Agenzia delle Entrate, CAE-Consiglio degli Architetti d’Europa, restituisce un quadro completo sullo stato della professione aggiornato al 2021.
Rimandando all’allegato per la lettura del rapporto intero, ecco alcuni dei dati più significativi:
∎ Iscritti totali all’albo in Italia nel 2021: 153.692, 88.301 uomini e 65.391 donne (42,5%)
∎ Gli ordini più grandi: continuano a essere Roma (18.390), Milano (12.139), Napoli (9.430) e Torino (6.674)
∎ Iscritti agli Ordini lombardi aderenti a Consulta AL nel 2021 (oltre Milano): Monza e Brianza 2.500, Brescia 2.299, Bergamo 2.279, Como 1.706, Lecco 861, Pavia 778, Mantova 766, Sondrio 375
∎ reddito annuo medio 2019 degli iscritti a Inarcassa, in euro costanti 2020: 22.285 euro, in forte calo rispetto agli anni pre-crisi 2008-2009, dove si posizionava attorno ai 30.000 euro
∎ Gender pay gap (differenza percentuale tra reddito maschile e reddito femminile) 2019 era mediamente del 53,9%. Più importante oltre i 40 anni di età (50%) e più ridotto con età inferiori ai 40 anni (37,3%)
∎ Differenza % del reddito rispetto alla classe 50-59 anni nel 2020: evidenzia un grande squilibrio intergenerazionale, con i ventenni che guadagnano in media il 52% in meno, i trentenni il 31%. La forbice inizia a chiudersi solo dopo i 40 anni
∎ quota dei costi sul fatturato annuo degli studi di architettura (dichiarazioni ISA): i dati restituiscono la situazione % più sfavorita. L’incidenza dei costi nel 2019 era del 34%, contro il 31% degli ingegneri, il 32% dei geologi, il 28% degli agronomi. I geometri sono in linea, confermando una maggiore richiesta dello specifico settore di attività, spesso comune