Gli Ordini territoriali aderenti a Consulta AL sintetizzano, attraverso il Gruppo di Lavoro Formazione permanente, lauree e tirocini, alcuni punti fermi e alcune note utili per la predisposizione della proposta di modifica, in corso di elaborazione nel Gruppo di Lavoro nazionale, delle Linee guida per l’aggiornamento e lo sviluppo professionale continuo approvate nel 2019 per il triennio 2020-22.
La revisione dovrà tenere presente il principio che ha determinato l’obbligo di formazione continua per gli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori: la necessità di garantire la qualità e l’efficienza della prestazione professionale, nel migliore interesse dell’utente e della collettività, per conseguire l’obiettivo dello sviluppo professionale (Articolo 7 DPR 137/2012). Tale concetto è riaffermato dal Regolamento approvato dal Cnappc nel 2013, nella cui premessa (Articolo 1) si chiarisce che la formazione continua è finalizzata a migliorare le competenze professionali e le abilità personali necessarie per lo sviluppo della società, dell’architettura e dell’ambiente.
Alla luce di questi elementi di principio è compito del sistema ordinistico, e in particolare del Cnappc in coordinamento con gli Ordini territoriali, trovare le soluzioni che consentono di adempiere alle disposizioni di legge, confermando che la formazione continua deve necessariamente essere di qualità e contribuire al migliore svolgimento della professione.
D’altra parte occorre valutare le problematiche che hanno interessato gli iscritti e il sistema ordinistico negli ultimi trienni, soprattutto con riguardo alle questioni di deontologia professionale ad essi collegati. Questi aspetti andranno risolti soprattutto in sede di revisione del Codice deontologico, anche se, all’interno della revisione delle Linee Guida della formazione, la diminuzione del numero di crediti imposti per il triennio potrebbe favorire una maggiore adesione all’adempimento dell’obbligo formativo.
I punti critici, per Linee Guida chiare e senza equivoci
Proprio in ragione delle premesse, riteniamo che la revisione delle Linee Guida non possa contenere meccanismi che consentano di aggirare l’obbligo formativo, assegnando crediti formativi fittizi come quelli derivanti direttamente dall’attività professionale o esonerando particolari tipologie di professionisti, senza una motivazione adeguata e rispondente ai criteri di qualificazione del lavoro professionale.
Consulta AL ritiene importante che le nuove Linee Guida non diano origine a equivoci e ribadiscano con chiarezza il fatto che ogni professionista si debba aggiornare continuativamente attraverso una formazione definita e accreditata, indipendentemente dal campo di attività e dal ruolo.
Nello specifico, rispetto al testo di revisione che abbiamo potuto visionare, proponiamo di: