Caro Presidente e cari Consiglieri del Cnappc,
La drammatica emergenza sanitaria delle ultime settimane e il conseguente progressivo evolversi dei necessari provvedimenti delle Autorità stanno radicalmente trasformando le attività dei nostri Ordini e soprattutto lo svolgimento della professione e della vita quotidiana della nostra comunità. Le limitazioni negli spostamenti, i divieti di tenere riunioni fisiche hanno fino ad ora indotto parecchi Ordini a sospendere i programmi formativi, a limitare al minimo indispensabile l’apertura al pubblico, ad effettuare Consigli amministrativi e di Disciplina in via telematica e a ridurre il personale in sede, per tutelarne la salute.
A questo aggiungiamo che le normali attività lavorative degli studi hanno subito rallentamenti, così come diverse commesse sono state posticipate o annullate, con inevitabili conseguenze economiche sugli stessi.
Il periodo che stiamo attraversando, che si spera si prolunghi il meno possibile, imporrà comunque dei grandi sacrifici agli iscritti in qualità sia di professionisti che di cittadini. Riteniamo necessario che gli Organi che governano e rappresentano la nostra professione, innanzitutto noi Ordini, costantemente chiamati dagli iscritti sempre più disorientati, e quindi il nostro massimo organo politico, il Cnappc, diano con tempestività segni tangibili della presenza del Sistema Ordinistico per allontanare la percezione di spaesamento e abbandono dei nostri iscritti e per far sentire che ci siamo.
In questi mesi tutto è cambiato, speriamo per il minor tempo possibile: dobbiamo trovare insieme la lucidità per reindirizzare i progetti che pure con passione avevamo pensato, che non trovano più aderenza a una condizione professionale radicalmente trasformata.
Il programma di comunicazione e di conferenze sul territorio del Cnappc presentato all’ultima Conferenza degli Ordini, che già in quella sede ha mostrato diverse lacune e criticità evidenziate da più interventi, oggi ci sembra ancor più debole, inadeguato e improprio.
Anche alla luce delle circolari 258 e 260 appena pervenute, riterremmo di grande importanza reindirizzare immediatamente e con chiarezza le consistenti risorse economiche destinate ad esso a urgenti progetti di supporto ai nostri Ordini e agli iscritti: mettere a disposizione piattaforme - quali gotomeeting - per lo svolgimento dei Consigli in modalità telematica, identificare e customizzare software da dare gratuitamente ai nostri iscritti per la gestione dell’attività lavorativa in remoto, aprire uno sportello di dialogo quotidiano con i professionisti per dare risposte univoche alle molte problematiche che emergono (quali sono le possibilità di movimento per i professionisti, quali sono le limitazioni alle attività di cantiere, quali sono le responsabilità e quali possono essere buone pratiche per i coordinatori della sicurezza, ecc). Queste sono solo alcune delle domande che oggi riceviamo, per le quali sarebbe opportuno che il Sistema Ordinistico rispondesse in modo autorevole e unitario.
I momenti di crisi anche grave possono trasformarsi in occasione di cambiamento e di crescita: noi Ordini vorremmo imparare a farlo. Abbiamo bisogno per questo soprattutto della presenza e del coordinamento del nostro Consiglio Nazionale.
Martedì 10 marzo 2020
