25 marzo 2020. Sospensione del pagamento della quota annuale al Cnappc e risposta del Cnappc

Egregio Presidente Giuseppe Cappochin,
Egregi Consiglieri

Nel recente incontro informativo straordinario del Consiglio Nazionale con gli Ordini Provinciali del 23 u.s., gli Ordini Lombardi hanno dovuto prendere atto, dalle parole del Presidente Cappochin e del Consigliere Frison, che la lettera trasmessa dalla Consulta Lombarda il giorno 20 con quesiti e osservazioni in merito alla complessa situazione in atto non era stata minimamente presa in considerazione dal CNAPPC, diversamente da tutti gli altri contributi. Il Presidente di Consulta, Carlo Mariani, ha dovuto intervenire per ricordare l’esistenza del suddetto documento ricevendo un laconico e desolante “…daremo riscontro…” peraltro ad oggi non ricevuto.

Non riusciamo a capire perché proprio agli Ordini e agli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori Lombardi non si sia voluto dare alcun riscontro. A quegli ordini e quegli iscritti che stanno vivendo da oltre un mese in prima linea nazionale un difficilissimo e sofferto momento che avrà inevitabili e gravi future ripercussioni. Abbiamo in queste settimane dovuto affrontare la gravissima emergenza sanitaria socio/economica con intempestive e a volte contraddittorie indicazione del CNAPPC, ogni Ordine ha dovuto ideare autonomamente e senza linee guida soluzioni per la gestione delle segreterie, dei Consigli e per la comunicazione agli iscritti.

Abbiamo chiesto, anche con la lettera sottoscritta con altri 40 Ordini il 10 marzo, chiarimenti e lumi mai arrivati, abbiamo chiesto sostegno materiale per software agli iscritti e agli Ordini ricevendo solo l’altro giorno l’accesso per la piattaforma GoToMeeting.

Abbiamo chiesto di alleggerire gli Ordini di impegni economici presso il CNAPPC ricevendo giusto una mera dilazione di pagamento.

Abbiamo chiesto di reindirizzare le consistenti risorse economiche del CNAPPC, in particolare dei progetti speciali, a supporto di Ordini ed iscritti ricevendo risposte elusive.

Non vengono, invece, chiaramente cancellati onerosi, inattuali ed impropri “tour ordinistici” di comunicazione accompagnati da azioni e comitati scientifici di realtà virtuale su progetti ormai decontestualizzati dalla realtà e nel merito mai condivisi. Vengono inoltre prefigurati ulteriori generici “manifesti”.

Tutto questo mentre la categoria, ancora una volta, deve piegarsi alla strutturale debolezza della sua rappresentanza centrale nel confronto politico con l’Amministrazione dello Stato, subendo le deludenti e mortificanti recenti normative che ci vedono esclusi, assenti da ogni tipo di considerazione e di sostegno.

Gli architetti e gli Ordini Lombardi riuniti in Consulta, unitamente agli Ordini di Cremona e di Lodi, avevano bisogno dell’autorevolezza, del coordinamento, della guida del proprio organismo centrale anche per affrontare le complesse tematiche derivanti dal confronto tra legislazione di emergenza Nazionale e Regionale. Su questo punto, sempre il giorno 23, il Presidente Cappochin ha comunicato a tutti gli Ordini che: ”… le direttive a livello regionale devono essere attenti nel seguirle gli Ordini di quella Regione … è difficile per il Consiglio Nazionale entrare nel merito … non è che abbiamo una struttura dove possiamo arrivare a fare le cose...” facendoci domandare dove vadano indirizzate le cospicue risorse in particolare nei momenti di grave necessità e come sia possibile che alla Lombardia, parte nevralgica dell’Italia coi suoi 26.000 iscritti e sventurato centro dell’emergenza nazionale, non possa essere dedicata una più che legittima attenzione in considerazione anche dei circa 800.000 euro di contribuzione versati ogni anno al CNAPPC.

Di tutto ciò prendiamo atto dovendo provvedere nel prossimo futuro ad organizzarci in cooperazione per affrontare i problemi ai quali siamo stati lasciati soli.

Procederemo quindi, per fare fronte agli impegni che in via emergenziale stiamo affrontando, per gli Ordini e per gli Iscritti, a sospendere in questa fase di emergenza sui nostri territori la contribuzione al CNAPPC e in attesa di ricevere dal CNAPPC un riscontro chiaro, attraverso una revisione del bilancio, in una logica di trasparenza di opportunità di spesa e di collaborazione, della previsione economica delle attività extra che non si intenderanno perseguire e di quali risorse e strumenti invece si intenderanno porre in reale ausilio agli Ordini e agli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori italiani.

26 Marzo 2020

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