Fino al 29 marzo, il Teatro dell’architettura Mendrisio (TAM) dell’Università della Svizzera Italiana ospita “Archisatire. Una controstoria dell’architettura”, curata da Gabriele Neri e promossa dall’Accademia di architettura. Al centro, il legame tra satira e architettura attraverso caricature, vignette, cartoons, filmati e materiali d’archivio che propongono una lettura anticonvenzionale della disciplina: una “controstoria” costruita dalle immagini ironiche che, nei secoli, hanno commentato trasformazioni urbane, modelli abitativi e figure iconiche dell’architetto.
L’esposizione affronta temi come gli scandali urbani, l’impatto sociale dell’urbanistica moderna, le mode architettoniche e la caricatura dell’architetto, strutturandosi in quattro sezioni tematiche che raccolgono opere di artisti e autori quali Hogarth, Daumier, Cruikshank, Steinberg, Mendini e La Pietra, insieme a sequenze cinematografiche da Buster Keaton a Jacques Tati.
Con una ricca selezione di illustrazioni, fotografie, riviste, modelli e film, la mostra sottolinea il valore critico e culturale dell’umorismo come chiave per interrogare la disciplina e riflettere sul significato di progettare e abitare.