È curata da Marco Sammicheli con allestimento di Riccardo Blumer “Alberto Meda. Tensione e leggerezza”, aperta fino al 7 gennaio alla Triennale di Milano. Espone la quarantennale attività dell’ingegnere, designer e progettista italiano: nato nel 1945 a Tremezzina nel comasco, Meda fu direttore tecnico Kartell, negli anni settanta, per poi dedicarsi all’attività autonoma che lo ha portato alla collaborazione con, tra le altre, Alias, Alessi, Cinelli, Colombodesign, Mandarina Duck, Ideal Standard, Luceplan, Philips, Vitra, Olivetti, Caimi Brevetti, Zucchetti, Arte Sella e UniFor.
La mostra è parte integrante delle proposte della Design Platform, lo spazio espositivo collegato al Museo del Design Italiano e dedicato ad approfondimenti su temi e figure chiave del design contemporaneo. È organizzata in sette sezioni che seguono i principali filoni della sua poetica compositiva: la ricerca di leggerezza visiva e costruttiva attraverso esercizi meccanici, tensioni e sospensioni, l’attenzione all’integrazione delle funzioni, la tecnologia e i materiali, l’utilizzo della luce e il concetto evoluto di comfort.
Ingresso possibile con il biglietto per il Museo del Design Italiano.